Sbarca a Cattolica la campagna di sensibilizzazione promossa dall'Auser "Scarpe rosse in cammino contro il femminicidio", ispirata al progetto dell'artista messicana Elina Chauvet, Zapatos Rojos che nel 2009 per la prima volta urlò la sua coraggiosa protesta contro la violenza di genere che ha macchiato la città di Juárez con la macchia indelebile di centinaia di stupri e omicidi, vittima come sempre, il gentil sesso. A  Juárez va ricondotto il triste primato di aver per prima coniato il termine "femminicidio". Il progetto artistico consisteva in un oceano di scarpe rosse lungo la città, ogni paio recava con sé il dolore e la lacerazione di una perdita irreparabile ed in colmabile, tracce di un'assenza prodotta dalla violenza cieca e ingiustificata, un grido di dolore feroce all'attenzione di uomini e donne, vecchi e bambini.

L'iniziativa importata in Italia dalle sedi Auser toscane, si è diffusa a macchia d'olio nell'intero paese, recentemente colpito da una ondata inaudita di violenza e "femminicidi", rigurgiti del più volgare sessismo e di un rapporto tra i sessi sempre più difficile e sofferto.

Cattolica ha deciso di unirsi al coro del dissenso contro questo sanguinoso bollettino di guerra, nella giornata di sabato 27 novembre, alle ore 16 presso la scalinata del municipio in Piazzale Roosvelt. Le partecipanti sono invitate ad indossare un paio di scarpe rosse per vestire per un giorno i panni delle tante vittime di violenza cui è stata tolta la parola.

Il Comune di Cattolica in ossequio alla necessità di promuovere una nuova sensibilità, ha deliberato ed approvato una proposta dell'Assessorato alle Pari Opportunità e Politiche di Genere, con la quale sarà introdotto nella formula di rito del matrimonio civile, un monito alla tolleranza ed al reciproco rispetto, ed una ferma condanna alla prevaricazione ed alla violenza fisica e psicologica all'interno del nucleo familiare.